Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.

Henry David Thoreau

sabato 28 luglio 2012

L'AMMIRAGLIA


Hotel Bouganvillae.
Resort Bouganvillae.
Bed and Breakfast Bouganvillae.



Ogni estate ci capita per le mani un volantino che attira la nostra attenzione…Il nome è caratteristico di tanti resort estivi, e la foto è un vero marchio di fabbrica: cielo azzurro e bouganvillae.  Una  macchia rosa che esplode ogni estate, e che la mente di ognuno collega al blu del mare
ai muri bianchi delle case marine
a tavoli apparecchiati sotto pergolati  ombrosi
a uno scorcio di vela trasportata dal vento che si vede in lontananza.
Questa meravigliosa pianta accarezza gli sfondi estivi, ed è lei stessa accarezzata da brezze marine. La sua immagine vivace riporta ai colori , ai suoni , ai profumi dell’estate. La natura, come un  pittore unico e inimitabile, le ha dato questo viola rosato folgorante, che cattura lo sguardo …solo chi non la conosce bene cade nella trappola, e si punge.
Lei è tanto attraente quanto meschina. La pennellata fucsia  è talmente folta che l’ ignaro spettatore cade nella trappola, tende la mano incuriosito, e si punge. Le sue spine sono cattive e insidiose, esattamente come lei, che ci fa credere  alla meraviglia dei suoi fiori, quando in realtà i suoi fiori sono piccoli e insignificanti, nascosti tra le foglie vivaci e sanguigne.
In America meridionale regna sovrana. Ammiraglio fu il suo scopritore, e ammiraglia è lei tra i fiori.
Ogni tanto qualcuno la trasforma, ora arancio, ora rossa, ora gialla, persino bianca come un velo di sposa.
Ma il suo viola rosato è il solo che ci riporta al ricordo di quella macchia che appare improvvisa dopo aver faticosamente arrancato su per una stradina pietrosa e che si ferma su un affaccio di mare.
Proteggiamola dal gelo, come un cucciolo infreddolito, e pazientemente aspettiamo che la primavera  si porti via il freddo. La bouganvillae germoglierà dapprima timidamente, e poi con tale impeto che, come ogni estate, il suo vigore ci stupirà come fosse la prima volta.
E aggiungerà alle nostre estati la sua immancabile, unica, prorompente pennellata di rosa.
Autore: Emanuela sannipoli

lunedì 16 luglio 2012

IL GERANIO



                          Estate. La stagione dell’amore, del caldo, del mare, delle vacanze, e dei gerani.



Sono loro  i dominatori della stagione.
Possiamo ammirarli nelle baite di montagna, in un tripudio esplosivo e rigoglioso di colori.








Strano, per un fiore affamato di sole. In realtà, ama tanto il sole quanto la mezzombra ristoratrice che dà sollievo dopo tanta arsura. Ed è per questo che, nelle zone di montagna, lo si vede così ricco ed eccessivo, tuffarsi nel vuoto dai balconcini di ferro battuto e pietra.










E poi c’è quel geranio  rosso, tondo e solitario,  che si affaccia sul mare …già si sentono i profumi  e la brezza marina, sullo sfondo il brillìo delle onde azzurre e il loro lontano sciabordio, qualche vela solitaria che, lenta, taglia l’acqua…. 





Il balcone di pietra bianca accoglie il nostro amatissimo fiore, e lui si affaccia languido e accaldato sul panorama blu, in attesa che la sera d’estate, con le luci tremolanti delle lanterne, le sue voci, i suoi rumori, la musica di qualche festa in lontananza, dapprima  porti ristoro e poi il meritato silenzio.


Nei paesini di pietra e di storia, che arrancano solitari sulle colline, qualche signora lo poggia all’entrata di casa.  
Si passeggia sui ciottoli antichi e levigati dalle storie della vita, si percorrono viuzze strette appena una spanna, e, all’improvviso, dietro un angolo, una piazzetta, un portoncino di legno, una tenda che svolazza lieve, una seggiola di legno, una ringhierina di ferro e una esposizione di gerani colorati.

Unici, meravigliosi, affiancati l’uno all’altro, circondano di poesia e colore l’entrata di una casa di paese, e non si sa bene se la proteggano da occhi indiscreti o, al contrario, ti invitino, nell’ammirarne le forme e i colori, a sbirciare oltre quella tenda che, lieve, ora nasconde ora espone…




Sono coloro che, primi fra tutti, accolgono l’ospite che varca quella soglia.





In campagna, nei vasi di cotto toscano, riposano accaldati dal sole, coperti dal lieve strato di polvere che le strade sterrate regalano a ogni soffio di vento, a ogni passaggio di bicicletta, a ogni passo che le percorre…


E’ questo suo essere semplice che richiama alla tradizione, alla genuinità, alla sobrietà , alla misura.
Quando stiamo per entrare in una casa che, all’entrata, espone un geranio, sappiamo  già che mani amorevoli e semplici lo avranno scelto per farlo stare proprio lì,  ad accoglierci con la gioia che, unico maestro di genuinità, riesce a trasmetterci.





Autore: Emanuela Sannipoli